Quercus robur

Farnia

Quercus robur, Farnia, Piobesi, cava gesso
Quercus robur, Farnia, Castagnito, Sara, Bajun, maggio 1989
Quercus robur, Farnia, gattini, Castagnito, Baraccone
Quercus robur, Farnia, Barbaresco, settembre 1988

Quercus robur L. Quercia comune. Farnia. Fagaceae.
Altezza 10-30 m. Boschi, ripe. Fioritura aprile-maggio.

Albero (sp. monoica) di grandi dimensioni a crescita lenta. Fusto eretto, robusto, ramoso, chioma irregolare maestosa; corteccia grigio-bruna con placche e fessure longitudinali. Foglie caduche, subsessili, glabre, ovato-lobate, con lobi arrotondati senza peluria, rami in inverno in parte spogli. Fioritura contemporanea alla fogliazione. Ghiande ovate, sessili, riunite a gruppetti su un peduncolo di 3-4 cm, cupola ricoprente 1/3 del frutto. Il legno delle querce è duro e resistente, alquanto pregiato.

L’epiteto specifico robur, derivato da un termine latino che indica la resistenza e la solidità del suo legno.

Componente vegetale essenziale delle grandi foreste planiziali del periodo quaternario, con il carpino formava la fitocenosi del ( Quercus-Carpinetum).
Specie poco frequente nelle Langhe, comune nel Roero.

Quercus robur, Farnia, tronco, Pocapaglia
Quercus robur, Farnia, tronco, Priocca, Roagna

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