Orchis papilionacea

Orchide maschia.

Orchis mascula, Rocchetta di Cengio, strada Clini
Orchis mascula, Rocchetta di Cengio, strada Clini

Orchis mascula L. Orchidaceae.
Orchide maschia. Altezza 20-40 cm.
Zone boschive. Fioritura maggio-giugno.

Pianta erbacea bulbosa. Fusto eretto, esile. Foglie oblanceolate, acute, con macchie rossastre nella pagina superiore. Infiorescenza densa, allungata. Fiori rosso-violacei, con sfumature bianche, labello trilobato.

Secondo Dioscoride, il celebre medico greco vissuto nel 1 secolo dopo Cristo, questa pianta veniva usata dagli sposi della Tessaglia per predeterminare il sesso dei nascituri. Se l’uomo mangiava il grosso tubero, si presumeva che nascessero figli maschi, se la donna si nutriva del tubero piccolo, allora in arrivo erano le femmine.
Per secoli questa pianta è stata associata all’amore e alla riproduzione, e sino a poco tempo fa era ancora impiegata come pozione d’amore in Irlanda e nell’America del nord.
Una leggenda narra, inoltre, che questa pianta era ai piedi della croce e che le macchie delle sue foglie sono state causate dal sangue del Cristo morente.

La specie ha diffusione poco frequente nelle Langhe; i boschi freschi sono l’habitat preferito della specie.

Orchis mascula, Rocchetta di Cengio, strada Clini
Orchis morio, Roccaverano, Garbavoli

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