Typha latifolia

Lisca maggiore. Mazza sorda.

Typha latifolia, Magliano Alfieri, Tanaro
Typha angustifolia, Neive, sinistra Tanaro, agosto 1996

Typha latifolia L. Lisca maggiore. Mazza sorda. Typhaceae.
Altezza 1-3 m. Stagni, fossi. Fioritura luglio-agosto.

Pianta erbacea elofita con rizoma allungato. Fusto eretto, robusto. Foglie lineari, verde-bluastre, lunghe alcuni decimetri. Fiori femminili raccolti in infiorescenza cilindrica diametro 3-4 cm, lunga 15-20 cm, bruna; fiori maschili nella parte superiore contigui ai fiori femminili.
L’habitat vegetativo delle piante del genere Typha, ispira il nome che deriva dal greco typhe, “pianta di palude”.
In passato i frutti cotonosi di questa specie erano utilizzati per imbottire cuscini e materassi, uniti con pece e catrame a calafatare le barche, mentre le foglie erano impiegate per impagliare fiaschi e damigiane, per intrecciare stuoie, ceste, sedie e imbottire le collane dei cavalli.
Pianta di grande valore ecologico in quanto resiste ai fattori di degrado sia di origine chimica che biologica.

Tipico componente della vegetazione riparia e palustre, spesso forma fitti ed estesi popolamenti nelle zone fangose e sabbiose in cui l’acqua è più bassa; di rado si riscontra associata a Typha angustifolia, che si differenzia per le dimensioni ridotte, foglie più strette, infiorescenze maschili e femminili separate.

Typha angustifolia, Ceresole, peschiera Colombé
Typha latifolia, Govone, Canove, Tanaro alveo

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