Olmaria comune.


Filipendula ulmaria (L.) Maxim. Rosaceae.
Olmaria comune. Altezza 5-10 dm.
Fossi, luoghi umidi. Fioritura maggio-luglio.
Pianta erbacea con fusto eretto, robusto, ramificato in alto, foglioso, glabro. Foglie imparipennate, divise in 3-5 paia di segmenti a lamina lanceolata e bordo dentato. Infiorescenza in cime corimbose con fiori bianchi dal profumo fragrante. Frutti (follicoli) a maturità spiralati.
Pianta dall’infiorescenza soffice e vistosa, a diffusione sporadica e limitata, relativamente frequente lungo i fossi della valle Tanaro. Nel nostro territorio e anche presente la congenere F. vulgaris, presente nelle zone erbose.
Nel secolo XVI le dame inglesi in attesa della visita della regina Elisabetta della famiglia Tudor, ricoprivano i pavimenti con Filipendula ulmaria tagliata di fresco, giacche si sapeva che questa fragrante pianta era raccomandata dalla regina per mascherare i cattivi odori.
In effetti la pianta emana due profumi distinti; quello dei fiori più delicato e leggero, quello emanato dalle foglie se schiacciate più vigoroso e penetrante.
Il nome dal genere Filipendula, deriva dal latino e significa “pendente da un filo”, alludendo alle formazioni nodulose che si sviluppano sulle radici. L’aggettivo specifico ulmaria, è indicativo della morfologia fogliare, simile all’aspetto delle foglie dell’olmo.

