Indaco bastardo.


Amorpha fruticosa L. Indaco bastardo. Leguminosae.
Greti, alvei fluviali. Altezza 1-3 m. Fioritura giugno-luglio.
Arbusto ramificato flessibile a chioma espansa; corteccia bruna. Foglie pennate, divise in foglioline ellittiche. Fiori apicali, numerosi, riuniti in grappoli parzialmente unilaterali, corolla tubiforme, violetta, composta da un solo petalo. Legume ghiandoloso lungo 8-12 cm.
Il nome generico Amorpha potrebbe derivare dal greco amorfos, informe, in riferimento al portamento cespuglioso e disordinato delle piante appartenenti a questo genere, oppure potrebbe alludere alla morfologia fiorale (papiglio) mancante di ali e carena.
L’epiteto specifico riferisce che la pianta si comporta come un frutice, cioè un arbusto ramificato fin dalla base.
Specie avventizia di origine nordamericana, è stata importata in Europa nel 1724 come pianta ornamentale.
Nel nostro territorio frequentemente inselvatichita e infestante nell’area perialveale lungo il Tanaro, grazie alla sua grande capacità pollinifera e la rapidità vegetativa.
Questa pianta fornisce una sostanza colorante blu, che in tempi passati veniva usata per colorare vari oggetti.
