Betula pendula

Betula pendula, Perlo-Ceva. Malpotremo
Betula pendula, Perlo-Ceva. Malpotremo
Betula pendula, Perlo, luglio 1999
Betula pendula, Perlo-Ceva. Malpotremo
Betula pendula, Castelnuovo di Ceva, luglio 1999
Betula pendula, Castelnuovo di Ceva

Betula pendula Roth. Betulaceae.
Betulla verrucosa. Altezza 5-30 m. 
Boschi umidi. Fioritura aprile.

Albero o arbusto (sp. monoica), snello e slanciato, con chioma espansa, lassa e irregolare. Fusto eretto, corteccia bianca desquamante, cosparsa di verruche grigiastre; ramificazioni estese e sottili. Foglie triangolari o romboidali con lungo picciolo, lamina seghettata lungo il margine. Amenti maschili brunicci, penduli, allungati; quelli femminili conici a forma di pigna, verdastri.

Il nome del genere Betula di difficile interpretazione deriva forse dal termine celtico betu, prima lettera dell’alfabeto druidico, sta ad indicare albero.
Pianta ancestrale e sacra, simbolo di purezza, associato all’inizio del ciclo vitale, era considerata magica dalle antiche popolazioni nordiche e celtiche, simbolo di fecondità e rinascita si identificava con la natura femminile e generatrice, con il risveglio e la purificazione, connesso al nuovo anno celtico e alla ripresa primaverile.
Peculiare essenza vegetale a diffusione montana, nordica, euro-siberiana. Nelle Langhe è spesso presente nelle zone boschive più elevate,

Betula pendula, Perlo, luglio 1999

Pubblicato

in

da

Tag: