







Equisetum. Genere di piante appartenenti alla famiglia delle Equisetaceae (classe Pteridofite) diffuse in tutto il pianeta, tipiche dei luoghi umidi e arenosi. Apparato vegetativo (sporofito) formato da rizomi sui quali si originano i fusti (cauli) scanalati e articolati in nodi e internodi, foglie squamiformi disposte in verticilli; alla sommità dei fusti sono raggruppati in uno strobilo gli sporofilli che portano sulla pagina inferiore gli sporangi.
Reperti preistorici viventi, che mantengono più o meno inalterati i caratteri morfologici ancestrali che risalgono a circa 250 milioni di anni fa, nei periodi del Carbonifero e del Devoniano, in cui fecero la loro comparsa sulla terra.
Il nome del genere Equisetum deriva dal latino equus cavallo e saeta crine, in riferimento alle foglie filiformi.
Nel nostro territorio sono conosciute cinque specie, di facile reperibilità, alcune con diffusione frequente nelle zone umide, paludose e lungo i fossi: E.arvense, E.hyemale, E.palustre, E.ramosissimum, E.telmateja.
Equisetum arvense L Equisetaceae.
Equiseto dei campi. Coda cavallina. Altezza 2-6 dm.
Incolti umidi. Sporazione marzo-aprile.
Pianta erbacea con rizoma strisciante. Fusti sterili gracili, ruvidi, rami verticillati spesso irregolari, spighe 2-3 cm.
Specie frequente nei luoghi umidi e incolti.
Equisetum hyemale L. Equiseto invernale. Equisetaceae.
Altezza 5-12 dm.
Boschi umidi. Sporazione marzo-aprile.
Pianta erbacea con rizoma sotterraneo. Fusti eretti, robusti, tubulosi, ruvidi, diametro 5-8 mm, privi di rami, solchi longitudinali poco scanalati; spighe brune 1-2 cm.
Specie poco frequente, vegeta nelle zone boschive umide, a volte con popolamenti di notevole estensione.
Equisetum telmateja Ehrh. Equisetaceae.
Equiseto massimo. Coda di cavallo. Altezza 5-15 dm.
Fossi, luoghi umidi. Sporazione marzo-maggio.
Pianta erbacea, rizomatosa. Fusti fertili con spiga grande, lunga a maturità 3-8 cm; fusti sterili eretti, robusti con 20-40 coste e cavità centrale grossa, rami verticillati, densi, disposti a raggera, i superiori superanti il fusto.
L’epiteto specifico telmateja, fa riferimento alla matrice greca telma, palude, alludendo all’habitat semipalustre in cui la specie di norma vegeta.
Queste piante hanno l’epidermide fortemente silicizzata, erano apprezzate in passato grazie alla presenza del silicio, essiccate venivano utilizzate per levigare superfici e materiali di vario genere (legno, vetro, argento, avorio).
La specie è diffusa nei luoghi umidi in tutto il territorio.
Equisetum ramosissimum Desf. Equisetaceae.
Equiseto ramosissimo. Altezza 4-10 dm.
Incolti, luoghi sabbiosi. Sporazione maggio-agosto.
Pianta erbacea con rizoma scuro. Fusto ramoso, gracile, con grossa cavità centrale, guaine verdi, solchi esterni accentuati; spighe 1 cm circa di colore bruno. Specie frequente, predilige siti asciutti e sabbiosi.
Equisetum palustre L. Equisetaceae.
Equiseto palustre. Altezza 3-6 dm.
Luoghi umidi, paludosi. Sporazione maggio-luglio.
Pianta erbacea con rizoma sotterraneo nerastro. Fusti eretti, gracili, tubulosi, diam 4-8 mm, solchi esterni, evidenti; rami verticillati; spighe cilindriche, brune. La specie nel nostro territorio ha presenza rara, cresce di solito nei margini boschivi paludosi.
