Sedum

Sedum rupestre, Rocchetta Belbo, luglio 1998
Sedum album, Millesimo-Calizzano, giugno 1998
Sedum dasyphyllum, Roccavignale

Sedum album L. Crassulaceae.
Borracina bianca. Altezza10-20 cm.
Rupi, rocce. Fioritura giugno-luglio.

Pianta erbacea con fusti ascendenti, contorti, arrossati. Foglie carnose lineari, disposte in folte file lungo il fusto. Infiorescenze dense, apicali; fiori bianchi sfumati di rosso.

Il nome generico sedum, secondo alcuni studiosi deriva dal latino sedo, sedare, calmare, con allusione alle proprietà medicinali di alcune specie di questo genere, per altri ha origine dal latino sedeo, sedere, stare seduti, con chiaro riferimento al portamento strisciante o prostrato di queste piante

La specie si presenta di rado nelle Langhe meridionali, di solito in ambienti rupestri, aridi, su suoli calcarei e sassosi.

Sedum cepaea L. Crassulaceae.
Borracina cepea. Altezza 10-20 cm.
Rupi ombrose. Fioritura giugno-agosto.  

Pianta erbacea annua. Fusti ascendenti, gracili, intricati. Foglie alterne, picciolate, verticillate a 3-4, carnose, spatolate. Infiorescenza apicale a pannocchia, ampia, lassa, fogliosa, irregolare; fiori numerosi e piccoli, petali bianchi, acuti.

L’epiteto specifico cepaea, forse di derivazione celtica, in relazione all’apparato radicale nel senso di fermare, sostenere.

Specie rara nel nord Italia; rara nel nostro territorio, presenza limitata e sporadica nelle Langhe meridionali, vegeta di norma in ambienti ombrosi, su suolo siliceo.

Sedum sp. Monteu Roero, strada Caratto

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